Scandalo Ior, arrestati alto prelato, 007 e broker per corruzione e truffa: terremoto in Vaticano


La sede dello Ior (Ansa/Osservatore Romano)ROMA - E’ stato arrestato questa mattina monsignor Nunzio Scarano, prelato salernitano, accusato, insieme a un funzionario dei servizi segreti e a un broker finanziario di corruzione e truffa. Gli uomini del nucleo di polizia valutaria, guidati dal generale Giuseppe Bottillo, hanno eseguito le misure cautelari, firmate dal gip Barbara Callari, nell’ambito dell’inchiesta romana sullo Ior.

L’arresto arriva all’indomani della decisione di Papa Francesco di istituire una commissione per la riforma della banca vaticana (continua a leggere). Scarano, sospeso ieri dalla gerarchie vaticane, era già indagato dalla procura di Salerno per riciclaggio .


Secondo la ricostruzione del procuratore aggiunto di Roma Nello Rossi e dei pm Stefano Fava e Stefano Pesci, che hanno chiesto e ottenuto l’arresto, Giovanni Maria Zito, ex funzionario dei servizi segreti dell'Aisi, e Giovanni Carinzo, il broker finanziario, arrestati insieme al monsignore, avrebbero fatto rientrare dalla Svizzera, con un jet privato, 20 milioni di euro in contanti. Soldi che appartenevano ad amici di Scarano. Un “favore” che avrebbe garantito a Zito di mettersi in tasca 400 mila euro. La procura ipotizza anche il reato di calunnia.

Il nome di Scarano, che ha sempre negato ogni addebito, era finito alcune settimane fa sul resistro degli indagati della procura di Salerno insieme a quello di altre 56 persone per avere riciclato 560mila euro e ieri il prelato era stato sospeso dall’incarico di responsabile del servizio di contabilità analitica all'Apsa (Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica).